IL "MUSEO DELLA CITTÀ" DI AQUINO ------------------ Il museo di Aquino. è stato inaugurato il 17 dicembre del 2000 dal Sindaco Antonino Grincia che l'ha fortemente voluto. La struttura museale di Aquino realizzata nel giro di appena tre anni, è stata finanziata dalla regione Lazio con fondi della comunità europea ristrutturando ex novo un edificio realizzato alla fine degli anni sessanta ed adibito a mattatoio pubblico, un uso questo che mal si adattava all'importanza storica e alla centralità del luogo, a fianco ai resti della via latina, proprio nel punto dove questa si interrompe e inizia l'area sacra della romanica chiesa della Madonna della Libera. L'amministrazione Grincia ha ritenuto prioritario il risanamento di tutta l'area che va dalla via latina e che lungo i corsi d'acqua "le forme d'Aquino", arriva fino al borgo medievale e al grande spazio verde sottostante, e che contengono anche gli spettacolari resti delle cave romane di Aquino. L'occasione per la realizzazione del museo si è presentata quando a metà degli anni novanta si son trovati disponibili all'uopo fondi europei, e l'amministrazione Grincia ha saputo cogliere al volo l'opportunità offerta a favore dei beni culturali della nostra regione. Il comune di Aquino ha celermente presentato un progetto preparato dall'architetto Piero Rogacien di Aquino , supportato dalla direzione scientifica del prof.Angelo Nicosia che poi dello stesso museo sarebbe stato responsabile per tredici anni, e lo ha presentato alla regione Lazio che lo ha poi finanziato. I lavori sono consistiti nel totale rifacimento degli interni della struttura esistente a spazi espositivi, nella sistemazione degli opportuni contenitori (vetrine e piedistalli) per gli oggetti da conservare ed esporre, e con la sistemazione esterna a parco, con la necessaria recinzione in stile, dello stesso museo. Il museo, pur se voluto per raccigliere testimonianze della lunga storia di Aquino e del suo territorio, l'ager Aquinas, ha assunto poi un carattere prevalentemente archeologico essendo riusciti a reperire svariato mater archeologico raccolto in massima parte dallo stesso direttore Nicosia anche e soprattutto da donatori privati, che poi man mano è andato arricchendosi con oggetti provenienti anche da scavi recenti avvenuti in maniera casuale. Il percorso museale è a tema, e va dalla preistoria all'epoca contemporanea, come illustrato da un altro apposito articolo che compare in questa stessa pagina. All'esterno e sui prati sono state sistemate epigrafi funerarie, frammenti marmorei ornamentali ed altri reperti provenienti da uno scavo degli anni ottanta eseguito nello stesso giardino del museo, scavo lasciato volutamente allo scoperto e quindi visibile. Il museo ospita attualmente anche il "sarcofago delle quadrighe" prezioso reperto del IV secolo avanti Cristo che prima fungeva da altare nella vicina chiesa della Madonna della Libera da cui venne trafugato nottetempo nel 1991 e poi ritrovato in Inghilterra nel 2012. Su una parete antistante l'ingresso figura poi una riproduzione in copia dello stucco riproducente Aquino nel 600 e che si trova nel castello Boncompagni Viscogliosi di Isola del Liri, nella dala dove sono riprodotte le piante di tutte le città divenute nel cinque-seicento proprietà della casata Boncompagni. Il giardino del museo è attraversato anche da un breve tratto delle "forme d'Aquino", che si è voluto conservare "al naturale", conservando lungo le sponde la caratteristica vegetazione fluviale, che si trovava lungo tutta la piana tra la città romana di Aquino e quella medievale e che un tempo era occupata da laghi. Il museo di Aquino divenuto punto di riferimento, come voluto dall'amministrazione Grincia, di tanti ricercatori italiani ma anche stranieri, è oggi la più importante realtà culturale della città di Aquino e uno dei più conosciuti musei "locali" della provincia di Frosinone. L'INVITO DEL SINDACO DI AQUINO GRINCIA PER L'INAUGURAZIONE DEL"MUSEO DELLA CITTÀ"
L'INVITO DEL SINDACO DI AQUINO GRINCIA PER L'INAUGURAZIONE DEL"MUSEO DELLA CITTÀ"
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