Indietro

LA RELIQUIA DI SAN TOMMASO

 



         Il 7 di marzo del 1274, com’è noto, San Tommaso moriva nella foresteria dell’abbazia di Fossanova, ma i suoi resti mortali vagarono per molto tempo proprio perché specialmente nel Medioevo, i resti di quelli che morivano in santità, erano ambitissimi.


San Tommaso morente in un altorilievo che si trova nella cella
(oggi cappella “del transito”) della foresteria dell’abbazia di Fossanova.

 


La stessa scena in una stampa di Otho Van Veen ripresa dall’originale del 1610.
(Aquino – collezione privata)


Il catafalco con il corpo dell’Aquinate riceve l’omaggio
di confratelli e fedeli nella chiesa dell’abbazia di Fossanova.
Stampa di Otho Van Veen. (Aquino – collezione privata)

         Nel 1369 dopo anni e anni di varie peripezie e precisamente il 28 di gennaio, oggi festa liturgica dell’Aquinate, i resti del corpo di San Tommaso d’Aquino entrano solennemente nella città di Tolosa in Francia dove li avevano fortemente voluti i domenicani, i confratelli dell’Aquinate accolti da una lunghissima processione. Alcune reliquie rimanevano in Italia, alcune autentiche, altre meno…



L’arrivo dell’urna con le reliquie di San Tommaso d’Aquino a Tolosa il 28 gennaio 1369.
Le reliquie sono accolte dal duca d’Angiò fratello del re di Francia,
e, raccontano le cronache dell’epoca, da 150.000 fedeli.
(Stampa di Otho Van Veen. - Aquino – collezione privata)


         I resti di San Tommaso, cioè le ossa perché tali erano, furono riposte nella chiesa di San Romano, dei domenicani, fino al 1562 quando furono violate dagli Ugonotti (i Calvinisti). Furono poco dopo recuperate e risistemate nella chiesa dei domenicani, dove furono custodite fino al 1791 quando ci fu uno dei momenti peggiori della rivoluzione francese, e vennero nuovamente profanate. Furono nuovamente recuperate, ad opera tra l’altro di un vescovo illegittimo, e risistemate nella grandiosa chiesa di San Sernin. Qui sono state fino al 1974, quando in occasione delle celebrazioni del VII centenario della morte dell’Aquinate, furono traslate e deposte nella sua prima dimora, la chiesa dei domenicani in una nuova urna dorata.



Questa è l’urna dorata contenente le ossa di San Tommaso che fino al 1974
si trovava nella basilica di San Sernin di Tolosa.


Il prospetto absidale della grandiosa chiesa romanica di san Sernin; l’urna si trovava
sull’altare della cappella della piccola abside centrale visibile al centro dell’immagine.


Nel 1974 le ossa furono traslate nel luogo che le avevano accolte nel 1369,
cioè la chiesa cosidetta dei Giacobinì (dei domenicani).
L’urna con le reliquie di San Tommaso è oggi posta sotto l’altare maggiore.


         Nel 1963, in occasione della consacrazione della nuova Cattedrale di Aquino, costruita dopo la distruzione della precedente per i noti fatti bellici, il vescovo della diocesi mons. Biagio Musto, chiese all’arcivescovo di Tolosa, Gabriel Marie Garrone (lo stesso che poi avrebbe celebrato la ricorrenza della morte di San Tommaso in questa stessa Cattedrale, il 7 marzo 1974), il dono alla terra natale, di una reliquia del grande Aquinate.
         L’arcivescovo di Tolosa acconsentì, e con la seguente lettera al vescovo Musto, comunicò la notizia: “Reverendissimo confratello, ben lieto della prossima solennità in cui verrà inaugurata la Cattedrale di Aquino, risorta dalle rovine dell’ultima guerra, esprimo anche il piacere di poter comunicare la nostra comunione in Cristo con il dono di una insigne parte del nostro venerato tesoro, costituito dalle ossa di San Tommaso d’Aquino.
         Questi sacri resti furono affidati espressamente alla Chiesa di Tolosa dal Santo Pontefice Urbano V, in considerazione, come lo stesso Santo Pontefice diceva, della pietà esimia della nostra Città verso i corpi dei santi, senza dubbio la Chiesa Aquinate è animata dagli stessi sentimenti di devozione.
         Pertanto tra le sacre ossa di san Tommaso ho scelto una delle costole conservate nel tesoro e volentieri la invio a Lei, venerabile fratello; essa è un segno particolare non solo del suo intenso amore al Signore, per cui tante volte il cuore gli balzò nel petto, ma anche della mirabile dottrina che dal petto gli salì sul labbro.
         Ho incaricato mons. Masiello… di portare la reliquia di San Tommaso nel modo e nel tempo che a Lei piacerà e di cui gli darà comunicazione.
         Piaccia a Dio che da ciò sorga una perenne comunicazione di preghiere e di amicizia tra la Chiesa di Aquino e quella di Tolosa…”


       
La reliquia donata alla chiesa aquinate, nel contenitore sigillato; a destra il contenitore aperto.
Qui sotto, la reliquia al di fuori del contenitore

.


         La reliquia di san Tommaso arrivò ad Aquino tra grandi manifestazioni di fede, il 19 ottobre del 1963, lo stesso giorno della consacrazione della Cattedrale. Fu sistemata in un reliquiario d’oro e d’argento realizzato con le offerte dei fedeli e dello stesso vescovo Musto, che donò personalmente 500 grammi d’oro per quest’opera.



Il 19 ottobre del 1963, la reliquia arriva ad Aquino accolta da una moltitudine di gente in piazza San Tommaso.




Da un palco, la reliquia del corpo di San Tommaso, viene presentata ai fedeli accorsi da tutta la diocesi di Aquino.


         La reliquia di San Tommaso oggi si trova sotto la grande statua in legno dell'Aquinate e viene portata in processione ogni anno la sera del 7 di marzo.

Questo pannello, all’interno della mostra iconografica della vita di San Tommaso, nella “casa di San Tommaso” ad Aquino, illustra l’arrivo della reliquia nella sua Città di origine.Lo stesso pannello è riprodotto in una cartolina realizzata dal Comune di Aquino.

Indietro